Modello CU Inps: modalità di rilascio

Lo studio provvede a prelevare i Modelli CU rilasciati dall’Inps utilizzando la delega di accesso al Cassetto Fiscale rilasciata dal Cliente.

Il Cliente è comunque tenuto a:

  1. comunicare allo studio l’emissione del Modello CU
  2. verificare che lo studio sia in possesso di una delega valida all’accesso al Cassetto Fiscale personale

In difetto di una delega rilasciata allo studio valida all’accesso al Cassetto Fiscale sarà cura del Cliente ottenere i Modelli CU intestati e consegnarli allo studio inviandoli all’indirizzo email redditi@studiobarberis.it utilizzando una delle modalità meglio specificate nella seguente scheda di approfondimento.

 

Approfondimento

Con la Circolare 29 del 15 marzo 2023 l’INPS fornisce le indicazioni sulle modalità con le quali vengono rese disponibili le certificazioni uniche ai soggetti ai quali ha erogato direttamente prestazioni come sostituto d’imposta.

La Circ. INPS 15 marzo 2023 n. 29 riepiloga gli obblighi sostitutivi dell’Istituto e informa i soggetti percettori diretti di prestazioni sociali sulle modalità per recuperare la propria Certificazione Unica. L’Inps, come tutti i sostituti d’imposta è tenuto alla determinazione delle imposte fiscale e, entro il 16 marzo di ogni anno, a rilasciare ai percettori di redditi di lavoro dipendente (e assimilati) e di pensione, di redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, la Certificazione Unica. Inoltre lo stesso istituto deve provvedere all’invio telematico all’Agenzia delle Entrate che provvedere alla predisposizione della dichiarazione precompilata.

Conguaglio fiscale e rilascio della certificazione

L’Istituto in qualità di sostituto d’imposta effettua il conguaglio delle imposte sull’ammontare delle somme e dei valori corrisposti nel corso dell’anno d’imposta 2022. Per quanto attiene i redditi da pensione non superiori a 18.000,00 euro, le imposte determinate e dovute in sede di conguaglio di fine anno, per importi complessivamente superiori a € 100,00, sono prelevate in un numero massimo di undici rate, senza applicazione di interessi, a partire dal mese successivo a quello in cui è effettuato il conguaglio e non oltre quello relativamente al quale le ritenute sono versate nel mese di dicembre.

L’Istituto rende disponibile la Certificazione Unica ai percipienti in modalità telematica, ai sensi dell’art. 1, c. 114, L. 228/2012, a partire dal 16 marzo 2023, tramite i consueti canali.

Certificazione unica e rettifiche

Nel caso in cui il contribuente rilevi errori o informazioni non corrette nella propria Certificazione Unica, potrà rivolgersi al proprio sostituto d’imposta che procederà alla correzione dei dati. Tale rettifica potrà produrre la rideterminazione anche del conguaglio fiscale in capo al contribuente.

L’avvenuta rettifica, sottolinea l’INPS, viene comunicata all’interessato con evidenza, sulla nuova certificazione, tra le annotazioni, che il contribuente, qualora si avvalga della dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle Entrate, deve procedere a modificarne il contenuto sulla base dei dati forniti dall’ultima Certificazione Unica.

Consegna della Certificazione Unica

L’Istituto offre ai sostituiti diverse modalità per l’accesso alla propria certificazione unica.

Per i possessori di SPID, CIE, CNS, o PIN (solo per i soggetti esteri non in possesso di documento italiano) attraverso il sito www.inps.it, accedendo ai Servizi Fiscali presenti all’interno della propria area personale “MyINPS” o attraverso il seguente percorso di navigazione: “Pensione e Previdenza” > “Benefici previdenziali e detrazioni” > “Certificazione Unica” > “Utilizza il servizio – Cittadini”. Tale modalità e possibile anche attraverso app per Android e iOS.

Delegando una persona di propria fiducia per l’accesso ai servizi online e per le richieste presso gli sportelli INPS (Circ. INPS 12 agosto 2021 n. 127).

Come modalità alternativa, il rilascio cartaceo della Certificazione Unica 2023 può essere richiesto presso il servizio di “Prima accoglienza”, accessibile senza prenotazione nelle Strutture INPS dove lo stesso è presente, oppure presso gli sportelli veloci, previa prenotazione dell’accesso in Sede.

Per i soggetti titolari di utenza PEC possono richiedere, allegando documento d’identità valido, la trasmissione in formato elettronico della Certificazione Unica 2023 al seguente indirizzo: richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it.

I titolari di pensione che effettuano l’accesso all’area “MyINPS – esclusivamente mediante SPID, CIE, o CNS – troveranno nella propria area riservata un avviso con le indicazioni utili per ricevere la Certificazione Unica via e-mail o PEC.

Richiesta a patronato o professionista abilitato

È prevista la possibilità di reperire la Certificazione Unica 2023 anche attraverso il tramite di un Istituto di Patronato, di un Centro di assistenza fiscale (CAF) o di un professionista compreso tra quelli abilitati all’assistenza fiscale o alla presentazione delle dichiarazioni reddituali in via telematica, in possesso di certificato Entratel in corso di validità.

L’intermediario, preliminarmente all’accesso al modello di Certificazione Unica, deve identificare l’interessato e acquisire la sua delega specifica allo svolgimento del servizio (annotata su specifico registro), oltre alla copia del suo documento di riconoscimento in corso di validità.

In caso di rilascio del modello di Certificazione Unica a soggetto terzo, al quale l’interessato abbia rilasciato delega l’intermediario dovrà acquisire anche tale ulteriore delega. L’istituto prevede tutte le informazioni necessarie per effettuare tale delega.

Spedizione della Certificazione Unica alla residenza del titolare o dell’erede di soggetto titolare

La spedizione della Certificazione Unica alla residenza del titolare o dell’erede di soggetto titolare può essere richiesta attraverso:

– Canale telefonico, al numero verde dedicato 800 434320 con risponditore automatico, o attraverso Contact Center Multicanale al numero 803 164 (gratuito e abilitato solo alle chiamate da rete fissa) oppure al numero 06 164164 (abilitato alle chiamate da rete mobile, con costi variabili in base al piano tariffario applicato dal gestore telefonico del chiamante);

– Canale posta elettronica ordinaria: (per soggetti delegati o eredi) con richiesta da inviare a: richiestacertificazioneunica@inps.it.

In caso di delega dovranno essere allegati documenti d’identità delle parti, mentre per gli eredi deve essere allegata una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’art. 47 DPR 445/2000, con la quale il richiedente attesti la propria qualità di erede, unitamente alla fotocopia del proprio documento di riconoscimento in corso di validità legale.

La Certificazione Unica verrà inviata in modalità cartacea all’indirizzo di residenza del delegante risultante dagli archivi dell’Istituto o dell’erede che presenta l’istanza.

Certificazione Unica ai pensionati residenti all’estero

I pensionati residenti all’estero possono richiedere la certificazione, fornendo i propri dati anagrafici e il numero di codice fiscale, al numero: 0039-06 164164 (abilitato alle chiamate da rete mobile, con costi variabili in base al piano tariffario applicato dal gestore telefonico del chiamante), servizio con operatore attivo dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 20:00 (ora italiana) e il sabato dalle 08:00 alle 14:00 (ora italiana).

La Certificazione Unica verrà inviata in modalità cartacea all’indirizzo di residenza risultante dagli archivi dell’Istituto.

Altre modalità di ricezione

Per alcune particolari tipologie d’utenti (es. ultrasettantacinquenni titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione, titolari di indennità speciale – Categoria: Ciechi civili – indipendentemente dall’età, ecc.), è stato attivato il servizio “Sportello Mobile”, per l’erogazione con modalità agevolate di alcuni servizi istituzionali, tra i quali il rilascio della certificazione unica.

Il cittadino può inoltre ottenere la Certificazione Unica 2023 anche presso i Comuni e le altre pubbliche Amministrazioni che abbiano sottoscritto un protocollo con l’Istituto per l’attivazione di un punto cliente di servizio. 

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